“I GAS TORNANO NELLA FINAZIARIA MA VIENE STRAVOLTO IL LORO SIGNIFICATO!”

I Gas erano già entrati nella legge finanziaria 2008 che definiva i Gas come “soggetti associativi senza scopo di lucro costituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi, senza applicazione di alcun ricarico, esclusivamente agli aderenti, con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale, in diretta attuazione degli scopi istituzionali e con esclusione di attività di somministrazione e di vendita” e chiariva il fatto che le associazioni di questo tipo non sono tenute a tenere la contabilità IVA. 
Ora la finanziaria 2016 è tornata ad occuparsi dei Gas, questa volta però a proposito della Carta Famiglia di cui parla nel comma 391, in cui tra le altre cose prevede: “La Carta famiglia nazionale è funzionale anche alla creazione di uno o più gruppi di acquisto familiare o gruppi di acquisto solidale nazionali, nonché alla fruizione dei biglietti famiglia e abbonamenti famiglia per servizi di trasporto, culturali, sportivi, ludici, turistici e di altro tipo.”
Il gruppo tematico “Relazioni con le Istituzioni” del Tavolo RES che si occupa di “Relazioni con le istituzioni” ritiene fuorviante associare i Gas alla logica del risparmio e del sostegno alle famiglie numerose, per cui intende chiedere al Parlamento di eliminare il riferimento ai Gas dalle norme di attuazione di questa legge. 
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