QuBì e la cassetta sospesa

Il DESR, a partire da inizio 2019, partecipa attivamente al bando QuBi (Quanto Basta) promosso da Fondazione Cariplo per quanto concerne l’azione “alimentare” all’interno della rete di associazioni, cooperative sociali e cittadinanza attiva del NIL (Nuclei Identitari Locali) di Baggio. Il progetto prevede il consolidamento delle reti di quartiere che già operano sul territorio e che ne conoscono nella pratica la composizione sociale nonché le criticità connesse allo stare in comunità. Spesso, con lo sguardo istituzionale, non si possono scorgere le aree di disagio che non vengono intercettate dai Servizi Sociali del Comune di Milano perché non sempre queste aree sono evidenti, o perché sono momentanee: infatti, la povertà non è una condizione ineluttabile e permanente.

Dal bando:

Macro-obiettivo

QuBì, la ricetta contro la povertà infantile è un programma promosso da Fondazione Cariplo con il sostegno di Fondazione Peppino Vismara, Intesa Sanpaolo e Fondazione Fiera Milano che, nei prossimi tre anni (2018-2020) vuole mettere in campo una strategia integrata di interventi per contrastare la povertà a Milano, partendo dalle famiglie con minori.

Finalità

La finalità del programma è quella di rafforzare la capacità della città di Milano di individuare le persone in povertà, fare in modo che ottengano le risorse a cui hanno diritto e promuovere, anche attraverso la collaborazione del pubblico e del privato sociale, percorsi di miglioramento della condizione dei minori in povertà e delle loro famiglie.

Strumenti

[Occorre] disegnare interventi che siano in grado di potenziare, connettere e coordinare quello che c’è, per dare una risposta più ampia alla povertà e per riuscire ad accompagnare le famiglie nella co-costruzione di progetti individualizzati di inclusione e di attivazione; l’intento è quello di evitare forme di assistenzialismo e, invece, innescare percorsi di miglioramento della qualità della vita e di fuoriuscita dalla situazione di bisogno.

Articolazioni

Il bando prevede tre macro-azioni: “alimentare”, “culturale”, “sociale”.

La prima, di cui si occupa anche il DESR assieme ad altre realtà di quartiere si concretizza attraverso la pratica della “Cassetta sospesa”, la cui descrizione è demandata ai prossimi paragrafi, che integra differenti competenze già consolidate nei 12 anni di attività dell’associazione.

La seconda prevede il consolidamento e la messa a sistema di tutti i servizi legati all’assistenza allo studio, doposcuola, verso la fascia di età compresa tra l’istruzione primaria e secondaria dell’ordinamento educativo italiano.

La terza comprende tutte le azioni di carattere culturale che si rivolgono all’aspetto aggregativo all’interno del quartiere e che attendono di essere messe in un “cartello” comune.

Soggetti

La parte di progetto che vede il DESR come attore protagonista, si integra con le attività già in essere della rete delle cooperative sociali e con le associazioni che si occupano di assistenza alle famiglie in difficoltà segnalate dai comitati dei genitori di alcune scuole del quartiere.

Spesso, infatti, i servizi sociali del Comune di Milano non riescono ad intercettare alcune famiglie che non sono censite per molteplici motivi: perdita momentanea di lavoro di un soggetto all’interno di una famiglia monoreddito oppure evento non previsto nell’economia di una famiglia numerosa che non riesce ad arrivare a fine mese. Esiste un’area “grigia” che non è considerata indigente perché i servizi sociali intervengono solo su segnalazione oppure su richiesta specifica: molte famiglie, per dignità oppure semplicemente perché all’oscuro, sfuggono alla tutela pubblica e non vengono assistite.

Le cooperative sociali, dal canto loro, hanno un osservatorio privilegiato fatto da contatti con le istituzioni ma anche con le famiglie che a loro volta, per prossimità o per familiarità (spesso i minori delle famiglie numerose appena maggiorenni creano nuovi nuclei famigliari) segnalano altre persone nella medesima situazione. Le associazioni, con modalità informali, vengono a conoscenza di situazioni che non rientrano nei casi appena menzionati.

Il DESR, da subito, si è posto come collettore per le esigenze pratiche di queste famiglie fornendo una possibilità “micro”, ma significativa, di alimenti freschi quali ortaggi e frutta del territorio, biologici, secondo i criteri di mutualismo che da sempre l’hanno caratterizzato.

Gli ortaggi, provenienti dal Parco Agricolo Sud Milano, sono forniti esclusivamente dai produttori affiliati al DESR che già animano il mercato del sabato, alla cascina Linterno.

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Cassetta sospesa

La formula proposta dal DESR è stata denominata “Cassetta sospesa” come il più noto caffè sospeso in uso a Napoli, città da sempre solidale. Ma a Baggio c’è sempre stato un afflato solidale dettato dalla tradizione cooperativistica presente, prima nel paese poi nella città, già dall’inizio del XX secolo.

Lo spirito cooperativistico delle cooperative edificatrici che hanno permesso alla comunità di Baggio, come in altri borghi della cintura milanese, di crescere con la consapevolezza di fare parte di un nucleo dove le relazioni tra le famiglie andavano oltre la condivisione dell’abitare: la nascita delle prime cooperative di consumo e delle realtà sociali strutturate.

Oggi, attraverso il progetto QuBi-Cassetta sospesa, si è tentato di dare continuità a questo spirito nel rispetto delle differenze della composizione sociale del territorio, più articolato che nel passato, fornendo un piccolo ma significativo esempio di come è possibile riprendere i temi della solidarietà progressiva provando ad uscire dal semplice ed infruttuoso assistenzialismo.

Come viene detto anche nel bando Cariplo, l’intento è quello di evitare forme di assistenzialismo e di innescare percorsi di miglioramento della qualità della vita e di fuoriuscita dalla situazione di bisogno delle famiglie in difficoltà. La povertà non è una condizione permanente ma è possibile, determinandone le cause, provare ad uscire dandone una risposta politica, dal basso e senza eccessive sovrastrutture, per infondere consapevolezza e promuovere risposte che possano incidere sulle relazioni di comunità e modificare gli assetti esistenti.

Luoghi

Spesso, nei progetti, una particolare importanza rivestono i luoghi prescelti perché rappresentano fattivamente la caratura del progetto. Il DESR ha eletto la cascina Linterno di via F.lli Zoia 190, al limite ovest di Baggio, quindi verso il centro città, come anello di congiunzione tra Milano e il borgo di Baggio con una prospettiva di allargamento verso i paesi della cintura, l’hinterland, che fanno parte del Parco Sud Milano. Il collegamento tra la città ed i suoi fornitori di beni primari è realizzato attraverso la concretezza con il mercato del sabato mattina, luogo di vendita di ortaggi ma anche di raccolta delle offerte necessarie per la composizione delle cassette sospese, che nel tempo è diventato anche luogo di raccordo delle attività del progetto QuBi.

Numeri

La distribuzione delle cassette, iniziata a gennaio 2019, ha coinvolto inizialmente 5 famiglie che hanno ricevuto settimanalmente una cassetta di verdura ciascuno, del peso di circa 5 kg, contenente ortaggi e frutta di stagione. Aumentando la capacità del progetto e del “tesoretto” lasciato ogni settimana dagli utenti del mercatino della cascina Linterno, le cassette distribuite sono via via cresciute fino ad arrivare alla quota odierna, in emergenza a causa della diffusione del COVID-19, di 40 cassette settimanali.

Prospettive

Il progetto si pone l’obiettivo di coinvolgere le persone beneficiarie della cassetta sospesa provando a realizzare un orto condiviso all’esterno della cascina Linterno per dare una possibilità a coloro che ne abbiano le competenze e comprendano le finalità, completando gli obiettivi del progetto stesso.

Inoltre, con l’apporto delle conoscenze della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) si vogliono fornire i beneficiari del progetto, in collaborazione con il DESR, degli strumenti per cucinare al meglio le verdure in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e di minor spreco alimentare.