QuBi ultimo atto

Preparazione delle cassette che verranno distribuite, presso il campo di Madre Terra

Il bando QuBi è agli sgoccioli anche se, molto probabilmente verrà rinnovato per altri due anni, fino alla fine del 2022.

Facendo riferimento allo scorso articolo (Qubi, il punto), possiamo dire che ci siamo ricaduti: la pandemia ha accelerato il suo corso e noi abbiamo impresso una svolta organizzativa che potrebbe diventare strutturale, facendo fronte ad una emergenza che ci costringe a modificare parzialmente i nostri obiettivi.

Iniziamo con il presentare i numeri che hanno determinato questo sforzo organizzativo.

Nel solo NIL (Nucleo di Identità Locale) di Baggio le famiglie raggiunte sono 196 mentre con gli altri 2 NIL di zona 7 si raggiunge la ragguardevole cifra di 350 famiglie in difficoltà.

Le famiglie sono composte da 394 minori e 373 adulti

Sono state distribuite all’incirca 2000 cassette, 70 a settimana.

La distribuzione avviene a partire dallo stoccaggio in diversi punti del quartiere di Baggio. Presso: Coop. Soc. Tuttinsieme di via Dalmine 6, spazio Comitato Inquilini di Via Quarti, CAG Olmi di via dei Larici, 2, centro ascolto GVV di Via Quinto Romano 52, centri ascolto Parrocchia S.Marcellina a Muggiano e Madonna della Fede agli Olmi, Brigata di solidarietà Emma Fighetti.

Aree di abitazione prevalenti dei destinatari: mentre al primo lockdown si trattava di famiglie per lo più del quartiere di via Quarti e degli altri agglomerati popolari di Baggio, oggi si assiste ad una distribuzione più diffusa anche se ancora in prevalenza delle case ALER e con ISEE inferiore a 6000 euro anno (segnalazione Servizi Sociali rionali).

Di fronte a questo numero di nostri concittadini in disagio cronico o momentaneo occorre, a nostro avviso, provare a riflettere sulla necessità di affrontare il problema del cibo con un ottica differente. Infatti, se il laboratorio politico/sociale scaturito da QuBi è stato in qualche modo il frutto di un bando Cariplo, il problema delle povertà non si esaurisce con il nostro intervento, per quanto, lo abbiamo già detto, necessario a compiere i nostri obiettivi di carattere mutualistico.

Il tema del lavoro o delle condizioni dello stesso deve, sempre più, essere portato in evidenza perché nessuno deve rimanere in difficoltà nel XXI secolo.

Anche se molto probabilmente il bando Cariplo QuBi sarà prorogato per altri due anni, occorre da parte nostra affiancare il percorso solidaristico con quello politico di integrazione con le istituzioni al fine di obbligarle ad affrontare il problema del cibo in tutte le sue componenti, dalla valorizzazione delle produzioni del territorio alla fruizione dei prodotti primari da parte di tutti per accompagnare la salute al diritto al cibo buono e genuino.

Nel già citato articolo sul punto della situazione si terminava con un “decalogo” di proposte. Ecco, a distanza di poche settimane, con la pandemia che si è fatta sentire con maggiore violenza rispetto al primo periodo, non possiamo che riaffermare la centralità delle proposte che facciamo come QuBi e come DESR per mettere al centro dell’agenda politica la centralità del territorio come agente promotore della fuoriuscita dal dissesto sociale ed economico. Saremo all’altezza?